Nei momenti felici di una grande nazione, la gioventù prende gli esempi; nei momenti difficili, li da.

giovedì 25 novembre 2010

NON STO CON FINI, E MI VOGLIO DIVERTIRE UN PO'

Non aderisco a FLI. Chissenefrega! Certo, giusto.

Ma chi te lo ha chiesto? No, questo non è vero, me lo chiedono in molti, amici, conoscenti, avversari politici... Dicono “con chi stai?”; chiedono “che hai deciso?”; sfottono “novità?”... Di volta in volta mi devo quasi giustificare del perché io non abbia cambiato Partito... cose da pazzi, in un mondo normale si dovrebbe giustificare chie cambia non chi resta!!!!

Dicono, vabbé tu sei uno di Destra, non vai con Fini? E come lo spiego che è proprio per questo?!

Dicono, vabbé ma tu che ci fai con Berlusconi, e certo qua qualche tono da “giustificazione” ce lo devi mettere, specie se becchi l'interlocutore che “la sa lunga” e ti fa il pistolotto di Ruby o delle altre “donnine”... E io poi che dovrei dire, che ci faccio con Berlusconi? Ma chi lo ha visto mai, purtroppo!!! Sto solo nel PDL, non è che me “la faccio” con Berlusconi, ripeto, purtroppo!!!

Dicono, vabbé e come ti metti con Dell'Utri? Con la casa di Scajola? E con qualche altra fetenzia? Certo, come vuoi che mi metto? Sono dispiaciuto, amareggiato, contrariato. Qualche volta anche mortificato. Mortificato quando succedono queste cose e quando, da queste cose, non ne conseguono provvedimenti seri. Ok Ok. Però questo mica vuol significare per forza che uno deve andare da Fini? Nel senso, io non faccio politica per stare nello stesso Partito di Scajola, dico...

Eppure è una tiritera continua, speriamo che finisca presto. Insomma mi devo giustificare. Lì per lì mi vengono in mente alcune cose:

Per esempio non mi piace essere definito col nome di un'altra persona, mentre per quelli di Futuro e Libertà è normale chiamarsi “Finiani” nonostante uno dei motivi della scissione è, così dicono, l'eccessiva ed ingombrante presenza del capo nel vita di Partito nel Pdl.

Troppo poco?

Non sono di Fli perché uno dei principali esponenti di questo Partito è Italo Bocchino. Presuntuosetto, velenosetto, parecchio antipatico. Finto giovane in maniche di camicia, di intelligenza un po' sopra la media, ma tutta spesa per rappresentare una politica perniciosa, aggressiva e supponente. E poi, da campano, non gli perdono le sue dimissioni da Capo dell'Opposizione nella Regione di Bassolino.

Troppo personale?

Non ho gradito tutti gli atteggiamenti che Fini ha avuto prima della scissione, le dichiarazioni spocchiose, le precisazioni saccenti, le prese di distanza dal suo stesso Partito e dal Governo, l'atteggiamento di distacco dalla vita di Partito in nome della terzietà della Carica, di cui però oggi, evidentemente, non si interessa più.

Cose vecchie?

La vicenda di Montecarlo non è che mi sia troppo piaciuta, in verità, e poi già nell'ultimo periodo di Alleanza Nazionale non è che Fini mi entusiasmasse più di tanto.

Cose troppo vecchie?

Allora sorvolando sulla terminologia, non badando alle sortite di Bocchino, dimenticando il passato recente e più remoto... io “potrei” essere di Fli. Eppure non lo sono... strano!

Allora ci penso bene e mi aggiorno, per esempio ascolto gli interventi di Bastia Umbra. Inizio con una “colomba”, l'ex Ministro Andrea Ronchi.

Egli ha detto, testuale: “Noi abbiamo un solo, grande vincolo che dobbiamo rispettare: il mandato degli elettori che ci hanno votato, non soltanto per essere un numero, un'alternativa alla Sinistra morta e defunta per sempre, ma per costruire una nuova prospettiva di un grande e meraviglioso Centro-Destra”... Sono parole che non ho ben capito. Provo a scomporre “pezzo a pezzo” la frase:

Noi abbiamo un solo, grande vincolo che dobbiamo rispettare: il mandato degli elettori che ci hanno votato...

Il solo grande vincolo si traduce con il voto di sfiducia rispetto al Governo che gli stessi elettori hanno votato? Il solo grande vincolo si traduce con lo sfasciare il Partito che gli stessi elettori hanno votato?

...non soltanto per essere un numero, un'alternativa alla Sinistra morta e defunta per sempre...

Strano, tutti quelli che conosco di Sinistra tifano per Fini.

...ma per costruire una nuova prospettiva di un grande e meraviglioso Centro-Destra

Ah ecco! Quindi nel 2008 gli elettori del PDL già sapevano che nel 2010 bisognava costruire un nuovo Centro-Destra, già sapevano che ci sarebbe stata una scissione nel PDL e perciò, proprio per questo, hanno votato il PDL, per fare eleggere i parlamentari come Andrea Ronchi che poi sarebbero usciti dal PDL e avrebbero fatto un nuovo Centro-Destra (più grande e meraviglioso di quello che avevano già votato). Ma guarda tu, già lo sapevano!

Lascio perdere Ronchi e passo ad un “falco”, Fabio Granata, e qui mi diverto:

“lo straordinario numero di magliette ispirate a Andy Warhol che sono molto più di una indicazione programmatica, sono il segno della politica, della libertà, nei confronti della prepotenza! Quella maglietta con Gianfranco Fini con il dito puntato sintetizza tutto ciò che in questi mesi abbiamo costruito ed abbiamo elaborato”

Sono veramente basito, una maglietta vale così tanto? A quanto la vendevano negli stand dei gadget?

“Se oggi l'Italia ha uno spazio di speranza e di civiltà rispetto ad alcune questioni, è grazie al coraggio di Gianfranco Fini e al coraggio dei suoi parlamentari”

Speranza e civiltà? Non è un po' troppo? Ah bèh, certo, con la maglietta...

Ho una sensazione relativa a Fabio Granata: oggi, in Fli, si agita e si prende protagonismo mediatico mentre nel Pdl viveva più o meno nell'ombra... ecco, la sensazione è proprio questa: faceva meglio a stare nell'ombra!

Insomma è evidente che non sono stati convincenti...

Allora dico a me stesso di sorvolare anche su Ronchi e Granata.

Sorvolo qua, non bado lì, dimentico quest'altro qui... però non sono ancora finiano, perché?

Non sto con Fini, non aderisco a Fli forse solo perché non mi piace! Certo, il Manifesto letto da Barbareschi sulle note del maestro Morricone, è stato a suo modo emozionante. Ma sono parole, musica ed arte drammatica.

Io non sto con Fini perché non voglio la cittadinanza italiana facile e pronto uso per tutti. Non sto con Fini perché credo in valori immateriali che non si conciliano con il suo laicismo. Non sto con Fini perché per essere di Destra non ho dovuto vedere “Berretti Verdi”. Non sto con Fini perché in Sicilia ha fatto il ribaltone insieme a Lombardo e al PD. Non sto con Fini perché sono stato male (anche per lui) quando ad Atrjeu ha osannato l'antifascismo. Non sto con Fini che per propaganda voleva morta Eluana Englaro. Non sto con Fini perché probabilmente farà una coalizione con Casini e Rutelli. Non sto con Fini perché è furbo, freddo, cinico, algebrico. Non sto con Fini perchè Fli non è Alleanza Nazionale 2 e se anche lo fosse, così, non mi piacerebbe. Non sto con Fini perché alla Camera il gruppo Fli ha votato col PD per far bocciare il trattato con la Libia sugli extra-comunitari. Non sto con Fini perché se quelli lì si chiamano “futuristi” non hanno capito niente della cultura e dell'arte del Novecento. Non sto con Fini perché preferisco leggere Veneziani su il Giornale più che il sito di Generazione Italia. Non sto con Fini perché la sua è stata una operazione di Palazzo. Non sto con Fini perché voglio il crocefisso nelle aule di tribunale ed in quelle delle scuole. Non sto con Fini perché al suo patriottismo perbene e di maniera, preferisco un sano e determinato populismo identitario. Non sto con Fini perché, vuole togliere il logo del Pdl a Berlusconi, che ridicolo! Non sto con Fini perché Generazione Italia è un'ottima patente per entrare nei salotti buoni della Sinistra. Non sto con Fini perché c'è pure chi dice che Fli si deve alleare col Pd. Non sto con Fini perché ha fatto dimettere i suoi uomini al Governo ma ben si guarda da dimettersi da Presidente della Camera. Non sto con Fini perché credo che se un Governo cade (uno qualsiasi, non solo questo) la strada da seguire, sempre, sia quella delle elezioni e non quella delle maggioranze ad hoc. Non sto con Fini perché abita in una casa di Gaucci... insomma, 3 camere e servizi un Presidente della Camera se le può anche affittare, anziché vivere nella casa che Gaucci ha intestato alla Tulliani per motivi fiscali! Non sto con Fini perché saranno quasi due anni che non attacca il Centro-Sinistra ma solo il Pdl. Non sto con Fini perché dietro la foglia di fico del “rispetto della persona” dice cose che non condivido sui gay, sulla bioetica, sul Corano nelle scuole e sugli immigrati.

Dico sciocchezze? Sono un truce insensibile? Sono un intollerante? In verità penso di no. Non sto con Fini e basta.

Gianfranco Fini dice: “Se non fosse per le coppie degli immigrati il tasso di natalità del nostro Paese sarebbe da allarme rosso. Per fortuna che, nel dibattito politico, si sta avviando una discussione sul ruolo degli immigrati che spesso con il loro lavoro pagano le nostre pensioni”. Non sono intollerante, ma non concordo con Gianfranco Fini.

Gianfranco Fini dice: “Se a scuola, in una classe, c’è un bimbo musulmano, non lo si può costringere a scrivere la letterina a Babbo Natale. E se un bimbo musulmano volesse studiare il Corano, penso che avrebbe tutto il diritto di farlo, come materia facoltativa”. Non sono un bacchettone, ma non concordo con Gianfranco Fini.

Gianfranco Fini dice: “Nella Costituzione c’è scritto che la famiglia è fondata sul matrimonio. Ci sono delle realtà di fatto che non possono essere equiparate alle famiglie, ma se determinano discriminazione devono essere affrontate in modo sereno. Questo discorso vale anche per le coppie omosessuali, per tutte le coppie”. Non sono un insensibile, ma non concordo con Gianfranco Fini.

Gianfranco Fini disse: “Generazione Italia vuole solo essere uno strumento culturale per il dibattito e per rafforzare il PDL. Chi ci vede un modo per fare una corrente, o peggio ancora un partito, è in malafede”. Siccome non sono in malafede, stavolta chi non concorda con Gianfranco è Fini

Parecchi amici miei sono passati in Fli. Qualcuno in buona fede. Qualcuno perché il Pdl qualche limite effettivamente ce l'ha. Qualcun altro perché nel Pdl non riusciva a fare carriera. Parecchie persone che conosco e che stimo hanno scelto Fli, così come pure altri che, a mio parere, passando in Fli si sono dimostrati irriconoscenti. In Fli ci sono parlamentari di qualità e tradizione, come Viespoli o Menia o Moffa, ed altri oggettivamente inguardabili. Insomma, è un Partito come un altro, con una classe dirigente eterogenea, con qualche intelligenza e qualche pochezza, e con una base militante e territoriale in parte sinceramente in buona fede ed in parte in aspettativa di un incaricuccio. Niente di male, un Partito come un altro. Come il Pdl, come il Pd, l'Udc... come An, come la Lega, come il PSI. Non si capisce perché uno che era di An, poi è naturalmente entrato nel Pdl, oggi si deve “giustificare” di non essere con Fli, che è un Partito come gli altri, niente di che, e dove peraltro si sostengono tesi opinabili, spesso non condivise proprio dal sentire comune della ex Alleanza Nazionale.

Ma c'è una cosa rende Fli un Partito diverso dagli altri, ed è un motivo serio per non aderirvi. Fli non si è mai misurata alle elezioni, non gode di rappresentatività elettorale, non esercita nessun consenso popolare. È una operazione di Palazzo. Poi potrà pure prendere il 5, il 6 per cento. Ma oggi è solo una operazione di Palazzo. Dovrebbero essere i primi a chiedere le elezioni, proprio per togliersi di dosso quanto prima questa “onta”. Se lo facessero mi sarebbero più simpatici. Per adesso sono solo una operazione di Palazzo.

di Ettore de Conciliis preso dal sito della rete "PlusUltra"

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