Nei momenti felici di una grande nazione, la gioventù prende gli esempi; nei momenti difficili, li da.

mercoledì 5 gennaio 2011

Ricordiamo IL VERO PATRIOTA CESARE BATTISTI (1875-1916)



In questi giorni di grande dibattito politico riguardo l'estradizione del ex terrorista comunista Battisti dal Brasile, si rischia, a nostro parere, di assimilare il nome Cesare Battisti alle parole terrorismo, anni di piombo, rapina, et similia. Non dobbiamo però dimenticarci, e sopratutto in questo anno, il 2011, anno del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, che l'ex brigatista è omonimo di un altro Cesare Battisti, sconosciuto ai più, ma molto più degno di nota e di stima. Ma si sa, in Italia gli eroi sono dimenticati e i delinquenti osannati.

Ricordiamo quindi la figura del giovane patriota Battisti, nato a Trento nel 1875, in pieno fermento nazionalista, quando le italianissime terre del Trentino e della Venezia Giulia, i cui capoluoghi Trento e Trieste furono assunti a simbolo del dominio straniero sull'Italia, erano ancora in mano austriaca, e sembrava che, anche dopo l'unione alla madrepatria del Veneto dieci anni prima, fossero destinate a rimanere austriache, visto il disinteresse della classe politica italiana.

Cesare è figlio di padre e madre italiano, studia in Austria e in Italia, diventa giornalista e geografo e si appassiona alla cultura del Trentino, ai suoi usi e costumi, alla sua storia e alla sua cultura italiana da sempre. Per lui l'autonomia del Trentino è il primo passo, in vista di un ulteriore passo verso l'unificazione con il regno d'Italia; per questo si fa eleggere deputato al parlamento austriaco, deciso a combattere dall'interno la sua battaglia contro il dominio straniero su Trento. Ma la guerra fa precipitare le cose, e dopo pochi giorni dallo scoppio della prima guerra mondiale, scappa in Italia, nel Veneto, dove tiene comizi nelle città promuovendo le idee irredentiste, che aveva abbracciato pochi anni prima.

Quando anche l'Italia entra in guerra si arruola tra gli alpini e diventa in meno di un anno Tenente. Numerose le sue azioni condotte con sprezzo del pericolo sul campo di battaglia, ma la più famosa rimane quella dove verrà catturato, sul Monte Corno, e per il quale sarà insignito della Medaglia d'oro al valor militare.
Fu giudicato da un tribunale austriaco come traditore anzichè come prigioniero di guerra secondo le leggi internazionali, e per questo fu condannato all'impiccagione. Inutili furono le sue richieste di morire tramite la fucilazione, pena che per lui meglio si adeguava ad un soldato. Condotto senza la sua divisa italiana al patibolo, fu impiccato subito dopo la sentenza di morte, il 12 Luglio 1916, e prima di morire gridò "VIVA TRENTO ITALIANA, VIVA L'ITALIA!".

Cesare Battisti è attualmente sepolto nel mausoleo a lui dedicato nella sua città, Trento, sull'altura del DOSS che sovrasta la città. Cesare è un eroe della nazione italiana e diede la vita per la riunficazione delle provincie italiane ancora in mano austriaca. E' anche grazie al suo sacrificio, insieme a quello di altri 600mila caduti italiani, che al termine della prima guerra mondiale il Trentino, Trento, Trieste e Gorizia, poterono finalmente unirsi all'Italia, vittoriosa sull'Austria.

Diffondiamo quindi,facciamo sapere ai nostri coetanei che sono vissuti due Cesare Battisti, uno terrorista che uccideva un gioielliere solo perchè "porco avverso al comunismo", un altro, soldato ed eroe, che lottò insieme ai nostri bisnonni per l'Italia unita, morendo a soli 31 anni.

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