Nei momenti felici di una grande nazione, la gioventù prende gli esempi; nei momenti difficili, li da.

mercoledì 1 dicembre 2010

LEGGE GELMINI 2010 PER L'UNIVERSITA', ECCOLA NEL DETTAGLIO

La legge Gelmini per il riordino dell'università è ormai cosa fatta. Con voti favorevoli e contrari il DDL è passato alla Camera ed ora tornerà al Senato per un'ultima lettura che non dovrebbe destare problemi, nè grandi modifiche.

Da giorni sui tg scorrono le immagini di sedicenti "studenti" che manifestano in strada contro la legge che secondo loro ucciderebbe l'università pubblica, ricercatori salgono sui tetti delle facoltà, protestanti bloccano ferrovie e autostrade, e tutto per cosa? Il problema è proprio questo: al di là degli slogan, nessuno sa in concreto cosa propone questa legge. Partendo dal presupposto che l'università Italiana è agli ultimi posti delle graduatorie europee e mondiali per qualità della didattica e per servizi offerti agli studenti, e partendo quindi dal presupposto che chi si oppine a questa legge vorrebbe quindi lasciare tutto così come è attualemente, passiamo ad esaminare i punti chiave della nuova università:

MERITO

il 7% del FFO (fondo finanziamento ordinario), ovvero dei soldi destinati alle università italiane, verrà distribuito da oggi in base al merito: una parte, i 2/3 in base alla qualità della didattica, e l'altro terzo in base alla qualità della ricerca. I finanziamenti non saranno quindi più tutti uguali università per università, ma le più virtuose riceveranno più soldi, con buona pace delle università che fino ad ora ciucciavano soldi allo Stato con scarsi risultati.

CODICE ETICO e PARENTOPOLI

Questo punto, molto caro alla nostra componente universitaria, Azione Universitaria, prevede finalmente un blocco al sistema dei professori "BARONI". Basta con parenti assunti nella stessa università. Non potranno essere chiamati da un ateneo come professori coloro che hanno «parenti e affini» fino al «quarto grado compreso» con un professore che appartiene al dipartimento o alla struttura che bandisce il posto. Tra l’altro, non potranno essere chiamati ad insegnare in un ateneo coloro che sono parenti del «rettore, del direttore generale o di un consigliere di amministrazione».

RICERCATORI

Basta ricercatori che vivono di rendita perchè assunti da un amico, o perchè non sono controllati. Per evitare fannulloni e discriminazioni tra chi produce molto e chi produce poco o nulla, da ora in avanti chi sarà assunto come ricercatore lo sarà per un massimo di 6 anni e al termine di questo lasso di tempo se l'università lo riterrà valido (in base alla sua attività di ricerca svolta durante gli anni) lo assumerà come professore associato. La nuova legge abbassa l’età in cui si può diventare professori da 36 a 30 anni con lo stipendio che passa da 1.300 a 2.100 euro. Per gli attuali ricercatori sono stimate quindi 4.500 assunzioni come associati. I ricercatori dovranno inoltre riservare 500 ore all’insegnamento integrativo e ai servizi per gli studenti. Le modalità vengono decise dagli atenei.

AUMENTI DI STIPENDIO

Gli aumenti di stipendio saranno legati al merito, sia per professori associati che per ricercatori (che erano stati cancellati dalla manovra di Tremonti). Ci sono 18 milioni per il 2011, 50 per il 2012 e altrettanti per il 2013. Gli scatti vanno solo ai prof migliori: in caso di valutazione negativa, si perde lo scatto di stipendio e non si può partecipare come commissari ai concorsi. L'idea di fondo è stata adattata anche per le scuole superiori, dove i prof migliori potranno guadagnare fino a uno stipendio mensile in più all'anno.

RECLUTAMENTO PROFESSORI

Cambiano le modalità di assunzione. Basta con le raccomandazione e le "pacche sulla spalla" per poter insegnare: si introduce l’abilitazionea livello NAZIONALE sia per chi vuole diventare prof associato sia per chi vuole diventare prof ordinario. L’abilitazione sarà attribuita da una commissione nazionale i cui membri sono scelti tramite sorteggio, sulla base di specifici parametri di qualità fissati dall’ANVUR * (Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca, ente pubblico vigilato dal ministero dell’Istruzione). Ai bandi di assunzione di ogni università potranno accedere solamente coloro che sono stati abilitati da questa commissione e la selezioni si baserà sulla valutazione di pubblicazioni,ricerche e curriculum degli aspiranti professori. Gli ordinari andranno in pensione a 70 anni, gli associati a 68.

DOCENTI

Basta con i docenti che se ne fregano dei diritti degli studenti. Basta ore di lezione saltate e orari di ricevimento non rispettati. I docenti avranno l’obbligo di certificare la loro presenza a lezione. I docenti a tempo pieno dovranno dedicare al complesso delle attività didattiche, di ricerca e di gestione, 1.500 ore annue di cui almeno 350 destinate ad attività di docenza e servizio per gli studenti. Infine i docenti saranno valutati anche dagli studenti e le loro valutazioni serviranno a considerare scatti di stipendio meritocratici ai prof.

RETTORI

I rettori potranno rimanere in carica un solo mandato, per un massimo di 6 anni. Il rettore deve rappresentare l’accademia nel suo complesso, perciò è eletto fra i professori ordinari. Se il rettore non ha amministrato in modo adeguato l’ateneo, può essere sfiduciato dal Senato accademico con una maggioranza di almeno due terzi.

FONDO PER IL MERITO STUDENTI

Sarà costituto un Fondo nazionale per il merito al fine di erogare borse di merito e gestire, con tassi molto bassi, prestiti d’onore per gli studenti (per questo si vede anche la collaborazione col ministro della Gioventù Giorgia Meloni) Le borse di studio vengono assegnate per concorso: chi vorrà accedere dovrà superare un test. Infine il 10% delle borse di studio sarà erogato dalle regioni agli studenti residenti.

RUOLO CDA E SENATO ACCADEMICO

Distinzione netta di funzioni tra Senato accademico e Consiglio di amministrazione: il primo organo accademico, il secondo di alta amministrazione e programmazione. Il Cda avrà un massimo di 3 componenti esterni se i membri sono 11 (2 se sono meno di 11), rappresentanti per lo più del mondo delle imprese. Si aggiungono poi i rappresentanti degli studenti. Il Senato avanzerà proposte di carattere scientifico, ma sarà il Cda ad avere la responsabilità chiara delle assunzioni e delle spese, e deciderà anche sull’attivazione o soppressione di sedi e di corsi di studio; potrà adottare provvedimenti disciplinari su professori e ricercatori. Il presidente del Cda potrà essere esterno. In poche parole Senato didattica, CDA spese e finanze.

AL MASSIMO 12 FACOLTÀ PER ATENEO

Basta con le università che creano facoltà inutili e frequentate da 15 studenti.
Le facoltà potranno essere al massimo 12 per ateneo e i settori scientifico-disciplinari, attualmente 370, saranno dimezzati. Ci sarà la possibilità di unire o federare università vicine (di norma in ambito regionale) per abbattere i costi.

SPESE E AMMINISTRAZIONE DELL'ATENEO

Le università che gestiscono i fondi in maniera poco trasparente subiranno un taglio dei finanziamenti, mentre quelle che andranno in rosso saranno direttamente commissariate. Inoltre le università che hanno conseguito stabilità e sostenibilità del bilancio, nonchè risultati di elevato livello nel campo della didattica e della ricerca, potranno sperimentare propri modelli funzionali e organizzativi, comprese diverse modalità di composizione e costituzione degli organi di governo.

*i membri dell' ANVUR sono nominati dal presidente della Repubblica.

12 commenti:

  1. Idioti. Non manipolate la realtà. Non vedo scritto da alcuna parte che in realtà le borse di studio per merito sono solo in prestito. LA CULTURA FA PAURA, alla Gelmini e a tutti voi che la ripudiate come fosse il peggiore dei mali. IGNORANTI.

    RispondiElimina
  2. Tagliano i costi proprio dove tutti gli altri Stati investono... Si, si daranno fondi solo alle Università con più risultati, cioè quelle private, vero? E chi volesse studiare e non ne avesse la possibilità economica come dovrebbe fare? Siamo tornati al Medioevo, dove la cultura è per i ceti abbienti?

    RispondiElimina
  3. I carissimi anonimi che non vogliono firmarsi dimostrano di essere i veri ignoranti, in primis perchè il diritto allo studio non è assolutamente messo in discussione, anzi! I fondi per le borse di studio ci sono e le borse saranno date in base a criteri meritocratici più severi per impedire misure di favoritismi, secondo perchè gli altri stati che "investono" lo fanno perchè la loro situazione è molto diversa dalla nostra --> retta universitaria italiana media 1100€, retta media inglese circa 3000€.. I fondi saranno tagliati anche alle scuole private, in Italia non esistono e non esisteranno persone per cui l'università è irraggiungibile. Le rette sono accessibili a tutti, e gli aumenti saranno contenuti. L'inghilterra passerà da 3000€ attuali ai 6000€ previsti per il futuro, niente a che vedere con noi, dove gli aumenti saranno di poco più di 100€ in media. STUDIATE!

    RispondiElimina
  4. I fondi per le borse di studio sono stati ridotti del 90% a fronte di un aumento degli anni passati. Sfido chiunque a trovare un dato certificato (non quindi ricavato da giornali o riviste ma dall'istat o simili) che dica il contrario.

    Inoltre vorrei far notare che l'ANVUR pur essendo stato istituzionalizzato vari anni manca tutt'ora di un consiglio direttivo (il che implica che potrà mettersi all'opera effettivamente solo fra vari anni).

    Infine, concordando pienamente sul fatto che chi protesta, me compreso, non possiede un'adeguata conoscenza del decreto legge, penso che sia opportuno dire che chi non protesta ne sa ancora meno per non dire nulla. Cosa assolutamente inaccettabile, soprattutto in un paese democratico dove il governo ha il dovere di diffondere e far comprendere alla quasi totalità della popolazione il funzionamento e i fini delle riforme che vuole attuare così da permettere un'adeguata valutazione del suo operato.

    Avrò molto piacere a ricevere risposta perchè sinceramente sono un po' stufo di parlare della riforma solo con persone che la pensano come me.
    Promettendo altri interventi auguro buone vacanze a tutti

    RispondiElimina
  5. Da quanto mi risulta leggendo sul sito del ministero i fondi saranno tali da poter accontentare tutti gli aventi diritto alle borse di studio, cioè 180 mila al posto dei 140 mila degli anni scorsi. http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/2ed74644-70e0-40ea-aaf2-7b0575071852/Sintesi%20Legge%20Universita%20e%20Testo%20Coordinato.pdf
    Guardare a pagina 3.

    L'Anvur mi sembra che lavori già bene, e intrattiene relazioni con molti paesi esteri per il confronto della qualità della didattica. Nonostante sia stato istituito dal governo Prodi (ma questo i manifestanti, e forse nemmeno tu, lo sapevi, perchè non avete protestato ai tempi? Anzi, mi risulta che in piazza contro Fioroni e Mussi c'eravamo noi, non di certo i distruttori esperti in cortei che si sono visti a Roma per la Gelmini, chissà come mai.......)

    Riguardo alla tua considerazione finale, mi risulta che secondo logica sia più facile portestare per uno studente piuttosto che sbattersi per leggere e cercare le cose che lo interessano. Il governo diffonde eccome il suo operato, attraverso i siti internet e le innumerevoli trasmissioni in televisione dove la Gelmini è stata presente spesso ultimamente. Ma quanti studenti secondo te guardano le trasmissioni politiche in tv? Quanti vanno sul sito del miur, del ministero della gioventù o su governo.it, o sui siti di Camera e Senato a leggere i provvedimenti per i giovani, per il lavoro e per la cultura, nonchè i disegni di legge in discussione in aula? Di certo i ragazzi che si vedevano in giro per Milano e le altre città NO, dato che non sapevano nemmeno dire per che cosa fossero lì (a parte ovviamente no gelmini, no riforma ecc). Saluti!

    RispondiElimina
  6. Cari giovani di destra varese, siete solo un branco di capre ignoranti che sparlano demagogicamente di cose che non conoscono affatto.
    Difendete solo un governo di ladri che mette le mani in tasca ai ricercatori italiani (che ricchi non sono) e che da sempre fanno didattica gratis per un paese che a quanto pare non lo merita proprio.
    I baroni del ddl Gelmini se ne fottono perchè di fatto non gli toglie potere e non intacca significativamente il loro potere economico, mentre devasta prospettive di carriera e dinamica salariale delle fasce giovani più deboli.
    BRAVI! UN GRAN BEL LAVORO!

    RispondiElimina
  7. Caro anonimo sei solo un buffone che non hai niente di meglio da fare che venire qui a criticare senza nemmeno dare un contenuto al tuo intervento pieno di parole vuote. Vorrei che mi spiegassi tu come fare per togliere potere ai baroni dato che dici che i demagogici siamo noi. Ma tranquillo, non pretendo una risposta da te; siccome rispondere alle persone che danno dei contenuti nei loro interventi è costruttivo, mentre rispondere agli interventi di gente come te è disarmante, non ti chiederò nulla nello specifico. La gente come te non è degna di menzione nè di interesse da parte nostra. Saluti.

    RispondiElimina
  8. A ciascuno il lavoro per il quale è trombato!
    Anche senza speciali conoscenze deficientemente
    riconoscuteci da luminari colmi di maniacali prosopopee, supertromboni saccenti di quattro inutili puttanate e che scaldano le sedie delle cattedre universitarie, dietro la maschera della cultura mentre si affannano ad inchiappettarsi in cerchio fino al loro culo.
    BASTA!

    RispondiElimina
  9. Non ti preoccupare non è colpa tua se non ci
    arrivi!
    Il commento non é rivolto a te.

    RispondiElimina
  10. 1)Il testo che mi hai indicato è decisamente vecchio e basato su dati che non sono più validi. Diciamo che risale a quando il ddl era ancora in fase propagandistica...
    Le cose sono cambiate da allora.

    2)L'Anvur di per sè è una cosa buona. Ma ti assicuro non lavora bene.

    Le "recenti" indagini per la distribuzione dei fondi in base al merito (7% del FFO) si basano sulle ricerche svolte dai laboratori tra sette e sei anni fa (un po' troppo tempo per una valutazione reale e ben fatta), inoltre i metodi di valutazione sono pessimi (si devono presentare solo i due migliori lavori fatti fino a quel momento (proprio un numero enorme...))

    3) non bisognerebbe sbattersi per sapere. Quando ci sono telegiornali che parlano di cagnetti abbandonati invece che della gelmini (di cui non si è sentito praticamente parlare nella primavera-estate 2010) il problema non sta nella gente

    RispondiElimina
  11. Certo il problema è anche nei telegiornali ovviamente, si preferisce parlare di gossip piuttosto che di politica purtroppo.. ma ti ripeto, esistono i siti internet di governo,ministeri e parlamento. Quanti dei ragazzi che protestano vanno ad informarsi li per vedere come stanno effettivamente le cose? E' sempre più facile protestare piuttosto che dare ragione a un progetto di riforma scolastica. E' dai tempi di Berlinguer che le riforme scolastiche sono osteggiate sempre a priori..

    E comunque, tornando nel merito, i dati che ti ho fornito non sono vecchi ma sono quelli che la Gelmini ha ribadito negli ultimi giorni del 2010. E mi baso su quelli. Se sono cambiati magari sbagliamo noi, portami un link (possibilmente fonte attendibile e ufficiale, non siti di collettivi studenteschi..) che dimostri che le cose sono cambiate e ti darò ragione...!

    RispondiElimina
  12. Non è la gelmini che decide ma la finanziaria di Tremonti (che è in formato immagine e non è utilizabile la ricerca automatica per trovare le voci!!! uff...).
    il tuo link è del 2009. con tutti i casini che ci sono stati non mi fiderei a dire che è aggiornato.

    sinceramente non riesco a trovare un documento ministeriale con i fondi scritti chiaramente (180 mila studenti anzichè solo 140 mila a ricevere la borsa di studio non è un dato economico).
    Ho trovato alcuni dati "ufficiali" che confermerebbero la diminuzione ma non posso essere sicuro che non ci siano altre voci magari con denominazione diversa che aggiungano fondi per altre vie.

    i primi sono: fondi 2009 246.864.000
    2010 98.691.000 fondi 2011 25.773.000 + (in previsione) 100.000.000 di euro.

    non riesco a trovare nè aumenti nè diminuzioni totali. mi rimetto a voi (avete qualcuno che fa giurisprudenza?). (ci ho perso alcune ore ma è impossibile davvero!)

    dai provate a cercare voi, così si può fare una discussione fondata. Altrimenti non vale nulla discutere

    RispondiElimina