Nei momenti felici di una grande nazione, la gioventù prende gli esempi; nei momenti difficili, li da.

sabato 7 gennaio 2012

ACCA LARENZIA, 34 anni dopo i gendarmi della memoria si fanno risentire.



Esisterà mai in questo benedetto ma anche sfortunato paese un giorno in cui la memoria sarà condivisa da tutte le parti politiche? Esisterà mai un giorno in cui la violenza politica di quei maledetti anni di piombo sarà condannata NEI FATTI dagli eterni "antifascisti"? Dopo 34 anni da quella orrenda sparatoria dove morirono 3 giovani militanti del Fronte della Gioventù, ancora oggi polemiche sterili e fini a sè stesse vengono riaccese dall'Associazione dei partigiani, che vuole vietare l'annuale commemorazione a Roma organizzata dai gruppi di Destra riuniti nel comune ricordo dei loro camerati caduti. Ma in nome di quali alti principi si può negare la commemorazione di 3 ragazzi di 18 20 e 19 anni che sono stati uccisi solo perchè rei di militare in un movimento di Destra? Sono queste la libertà e la democrazia tanto osannanate dai partigiani?

In realtà, ogni anno, questi signori, uniti al loro codazzo di benpensanti democratici e radical chic, dimostrano solo di essere dei biechi gendarmi della memoria, che si arrogano il diritto di decidere quali sono i morti che possono essere ricordati e ricoperti di retorica, e quali invece debbano essere dimenticati e ricoperti dalla vergogna e dal disprezzo per aver militato dalla parte "sbagliata".

Sperando che arrivi il giorni in cui questi gendarmi saranno finalmente zittiti dagli italiani (oltrechè dalla Storia), noi oggi rivolgiamo un pensiero a Franco, Francesco e Stefano, caduti in anni difficili e tristi, e lanciamo al cielo, per loro, il nostro triplice PRESENTE!