Nei momenti felici di una grande nazione, la gioventù prende gli esempi; nei momenti difficili, li da.

lunedì 28 marzo 2011

Drammatico bilancio della RU486 ad un anno dalla commercializzazione

Oltre seimila scatole vendute e 6654 procedure di aborto effettuate: sono queste le cifre che raccontano il primo anno della pillola abortiva RU486 in Italia, la cui messa in commercio è stata autorizzata e diventata effettiva dal 1 aprile dell’anno scorso. A dare le cifre è Marco Durini, medical director della Nordic Pharma, l’azienda distributrice del farmaco in Italia.

«In questo primo anno le scatole vendute sono state 6066 – spiega – mentre le procedure di aborto farmacologico che stimiamo siano state effettuate sono 6654. Questo perchè mentre tutte le regioni usano una sola scatola per ogni protocollo, l’Emilia Romagna usa una confezione per tre procedure». A livello regionale il primato per il numero di confezioni acquistate spetta al Piemonte, con 1624 scatole, seguito da Toscana (773) e Liguria (735). Decisamente basse le richieste invece di Calabria e Abruzzo, con 15 confezioni acquistate, e delle Marche (5). «Ma in realtà ci sono regioni come Lazio e Lombardia – commenta Durini – che pur avendo il maggior numero di aborti l’anno in Italia e quindi un interesse maggiore al farmaco, sono quelle dove la RU486 stenta maggiormente.
Basti pensare che in Lombardia, dove gli aborti in un anno sono stati più di 5000, secondo i dati Istat, le confezioni acquistate di RU486 sono state 604, e nel Lazio, dove le interruzioni volontarie di gravidanza sono state oltre 3mila, solo 142 le scatole comprate»

Per ogni giovane di destra, che crede nella vita come in un qualcosa che non è nostra, ma che ci è stata donata, che crede che non debbano essere i bambini a pagare le colpe dei genitori sconsiderati e stupidi che non usano i contraccettivi, la parola d'ordine è una sola, semplice: NO ALL'ABORTO!

La nostra Italia vive un calo demografico attenuato solo dall'ingresso di extracomunitari che fanno più figli di noi. E intanto la nostra popolazione invecchia, i piccoli paesi si spopolano, e l'Italia diventa sempre più multietnica.
Troppi nostri coetanei pensano al guadagno facile, alla carriera lavorativa e all'assenza di responsabilità, tutte cose che scoraggiano le giovani coppie a mettere al mondo un bambino.

Per sconfiggere questa mentalità servono misure concrete, che a Destra sono propagandate da anni, come IL SOSTEGNO ECONOMICO ALLE GIOVANI COPPIE CON UN FIGLIO, ASILI NIDO NEI LUOGHI DI LAVORO PER LE NEOMAMME LAVORATRICI, INCENTIVI ALLE DONNE INCINTE DURANTE LA MATERNITA', SOSTEGNO ALLE GIOVANI MAMME, ANCHE MINORENNI, IN DIFFICOLTA' ECONOMICA E SENZA IL NECESSARIO AIUTO DA PARTE DELLA FAMIGLIA, FINANZIAMENTO MAGGIORE DEI CENTRI DI AIUTO ALLA VITA, e, ovviamente, una sana educazione che inizi dalla scuola e che faccia capire ai ragazzi che una vita è VITA fin dal suo iniziale concepimento.
L'Aborto non è un diritto della donna, ma è un omicidio.


Nessun commento:

Posta un commento