Nei momenti felici di una grande nazione, la gioventù prende gli esempi; nei momenti difficili, li da.

giovedì 4 novembre 2010

4 NOVEMBRE: Liberi di essere retorici! W L'ITALIA!



Oggi vogliamo prenderci la libertà di essere retorici. Oggi è il 4 novembre. Una data che celebra una vittoria, una data che ci ricorda che siamo una Nazione, una data che ci ricorda che per essere questa Nazione abbiamo lottato per decenni. Oggi ci prendiamo la libertà dei giorni di festa. La libertà di esaltare la nostra Storia, la Storia di tutti gli italiani. Oggi ci prendiamo la libertà di raccontare una storia ai nostri figli. La storia delle notti di re di Puglia, quelle notti in cui il marmo dei gradoni del più importante sacrario militare d’Italia gonfia le ali del vento di suoni, parole, urla, rumori. Sono i suoni delle fanfare pompose miste alle note malinconiche dei silenzi di ordinanza. Sono mille parole che si sovrappongono, scandite in decine di dialetti.
Sono urla di ordini, di dolore, sono gli “Avanti Savoia!” di giovani tenenti. E sono rumori, sferragliare di materiali, eliche di biplano, deflagrazioni di granate, onde solcate da velocissimi mas. E nella notte si aggirano figure ormai eterne nella nostra Storia come i giovani sardi della Brigata Sassari, i giovanissimi arditi, i pionieri del volo, gli alpini con i loro muli, le crocerossine, i cappellani.

Il 4 novembre pensiamo a tutti loro, pensiamo alle notti di RediPuglia. Pensiamo ad un treno che attraversa l’Italia. Un treno che su un fusto di cannone porta le spoglie del milite ignoto. Un treno che attraversa città e campagne con la gente assiepata ai bordi dei binari che si china, getta fiori, si bagna il viso con una lacrima. Il 4 novembre pensiamo alla generazione che ha vissuto le tempeste di acciaio, come diceva Junger, affacciandosi con la spavalderia della giovinezza a quegli orizzonti di gloria, che, con differente ma egualmente drammatica visione, ci ha narrato Kubrick. E’ certamente giusto declinare il 4 novembre in chiave attuale. Pensare ai nostri recentissimi caduti, alle missioni internazionali, al ruolo delle forze armate nella società moderna. Ma è meglio pensare in questo giorno soprattutto a loro, a quei ragazzi del ‘99 che fecero la Patria. E’ meglio rileggere il Bollettino della Vittoria che in rigido burocratese annunciò che con l’entrata in Trento e Trieste il tricolore sventolava sull’Italia finalmente Una.

dal sito di AreaNazionale, scritto da Fabrizio Penna.

il bollettino della vittoria italiana contro l'Austria letto dal Generale Diaz, AUDIO ORIGINALE, 4-11-1918

alcune foto di RediPuglia in questo album fotografico

la canzone del Piave integrale

pagina wikipedia dedicata al sacrario di RediPuglia

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