Nei momenti felici di una grande nazione, la gioventù prende gli esempi; nei momenti difficili, li da.

venerdì 1 ottobre 2010

Solidarietà a Belpietro. E se la vittima fosse Santoro?


La solidarietà a Belpietro per l’attentato notturno è non solo un atto dovuto, ma necessario. Indipendentemente da come la si pensi. Stupisce che il Corriere della Sera, fino a questa mattina, non ne dia notizia.

Pure Filippo Rossi sul suo spazio su Facebook non ne parla, seppure alcuni gli chiedano espressamente di esprimersi al riguardo. Continuando come niente fosse: “quindici anni di berlusconismo hanno anestetizzato i cervelli di troppa gente”. Non solo, ma i messaggi presenti dei finiani sono di questo tenore: “Michele Danza: arrestato l’attentatore: la pistola era del figlio che a carnevale si e’ vestito da cow-boy….si tratta di un certo Tartaglia” – “Giusi Verde Filippo Rossi Giovanni Accardo – attentato a belpietro…puzza di sceneggiata, non sarebbe la prima volta (tartaglia docet)”

Posizioni decisamente gravi, soprattutto considerando il fatto che l’attentato difficilmente potrà essere considerato opera di un folle. I toni di Di Pietro alla Camera certamente influiscono sul livello dello scontro che dalle opinioni sembra passare ad atti che ricordano periodi bui della Repubblica. Il tentativo di minimizzare o addirittura ridicolizzare un episodio di tale gravità è frutto di un odio politico, che non è più in grado di comprendere quando il limite è stato valicato. Limite non solo di buon senso, ma della convivenza civile e della sicurezza personale che dovrebbe essere sacra. Questi sono quelli che si stracciano le vesti per la mancanza di libertà d’informazione e assenza di democrazia. Se l’attentato fosse stato fatto a Santoro le reazioni sarebbero state le stesse?

da "freedom 24" di Paolo Visnoviz

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