Nei momenti felici di una grande nazione, la gioventù prende gli esempi; nei momenti difficili, li da.

martedì 29 giugno 2010

STEFANO CLERICI(pdl):vergognosa censura all'inno!


La cancellazione dell’Inno di Mameli dalle celebrazioni del 2 giugno è stata a dir poco vergognosa"sono queste le parole di Stefano Clerici(vice segretario del pdl varese e consigliere comunale)“Esprimo lo sdegno del Popolo della Libertà di Varese per una decisione assurda e palesemente politica, di cui qualcuno dovrà rendere conto alla nostra città. Ci piacerebbe che Varese venisse citata nei telegiornali nazionali per ben altri motivi, e non derisa ciclicamente e ridotta, per
colpa di qualcuno, a barzelletta d’Italia”.
“Questa scelta assurda può costituire un precedente, e va chiarita prima che diventi una prassi per le celebrazioni varesine”, commenta Clerici. “La sostituzione di Fratelli d’Italia con “La gatta” di Gino Paoli rappresenta una nota stonata e una totale mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni, motivo per cui chiediamo di chiarire formalmente le responsabilità di tale decisione irrazionale”.
“Quanto alle polemiche sui costi di questo genere di celebrazioni”, conclude Clerici, “si tratta di pura e semplice demagogia da quattro soldi: a fronte di poche migliaia di euro spese per una Festa Nazionale come sempre all’insegna della sobrietà, dagli amici leghisti vorremmo sapere quanto è costato alla collettività il G6 voluto dal ministro Maroni, che ha visto un dispiegamento di forze dell’ordine sul territorio decisamente sproporzionato e ha causato più danni economici alla città che benefici.
Forse sono queste le famose “parate argentine” a cui si riferivano i nostri alleati padani?”.(varese news http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=175084 )
Tutti noi ci uniamo allo sdegno di Stefano Clerici!!
E' ora di finirla di fare queste carognate. I leghisti devono rispettare il popolo italiano e l' Italia; se non si identificano nell'Italia,nella sua unità,nel suo Tricolore e nel suo Inno non vedo il motivo per cui debbano rappresentare il Popolo italiano in Parlamento, e al Governo.

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